0 prodotti

€ 0,00

19/01/2020

Un nuovo sindaco per Roma

Per i romani la leader di Fratelli d’Italia (24,3%) domina la classifica delle preferenze battendo Virginia Raggi (17,3%), Enrico Letta (16,3%) e Carlo Calenda (14,4%).

Riconoscono a Raggi la palma della popolarità ma, a tre anni e mezzo dall’inizio del mandato, non sono più disposti a darle fiducia. E, per il futuro, sognano Giorgia Meloni in Campidoglio come nuova sindaca di Roma. Così i romani secondo la nuova “ricerca quantitativa sulla leadership” dell’Istituto Piepoli (1006 cittadini intervistati in tutti i municipi) commissionata dall’osservatorio #Romapuoidirloforte, pubblicata oggi sulle pagine romane del Corriere della Sera.

A meno di 18 mesi dalle elezioni per il Comune di Roma, si legge sul quotidiano, con una campagna elettorale virtualmente iniziata da tempo (di ieri l’ultima schermaglia Raggi-Salvini), i cittadini cominciano a farsi un’idea di chi votare per traghettare la città fuori dalla crisi. Raggi potrebbe ricandidarsi – ancora non è chiaro se da grillina pura o da civica, magari sostenuta dal M5S – facendo leva sulla fama, non sempre positiva, acquisita in tre anni e mezzo da sindaca: con il 97,1% è lei la leader più popolare, seguono Meloni (95,9%), Enrico Letta (87,8%), Calenda (76,3%), Marianna Madia (52,8%), Giovanni Caudo (19,2%) e Sabrina Alfonsi (14,5%).

La classifica cambia, però, se il parametro è la fiducia dei romani nel leader in questione: con il 48% è Letta il capolista che batte di un punto il presidente dem del Municipio III Caudo e di due l’ex capo del Mise nei governi Renzi e Gentiloni, Carlo Calenda. Verso Raggi la fiducia crolla al 29%, mentre la Meloni si ferma solo al 28%. Nonostante ciò la leader FdI, che comunque in passato ha detto di non voler entrare in corsa per il Campidoglio, è la leader indicata dai cittadini come prossima sindaca della Capitale: 24,3% delle risposte al quesito “il sindaco di Roma dovrebbe essere…” dicono Meloni, definita “determinata” e “vicina alla gente”.

Sembra un segnale di svolta a destra nel sentiment politico di Roma. Tutti dietro gli altri concorrenti, veri o presunti che siano, con Raggi che si piazza al secondo posto della particolare graduatoria grazie alla sponda della dote più importante che i cittadini le riconoscono: l’onestà. Letta, poi, secondo gli intervistati è decisamente il più competente (65%), ovvero la caratteristica per il 72% dei romani è indispensabile per amministrare Roma. C’è anche una quota più che significativa di romani (23,4%) che chiede un nome alternativo rispetto a quelli del sondaggio. Del resto siamo ancora agli albori di una campagna elettorale per ora monca dei candidati ufficiali.

Il Pd, per esempio, dovrebbe fare le primarie in autunno. Il sondaggio, quindi, analizza la percezione del lavoro di Raggi e dalla giunta: il 71,2% degli intervistati è “insoddisfatto” della sindaca, addirittura 3 romani su 4 bocciano (75%) il lavoro degli assessori. Una debacle. Enfatizzata dal ricordo che i cittadini conservano del passato. Secondo i romani l’esperienza migliore degli ultimi 20 anni è stata quella (doppia) di Walter Veltroni: 30,3% di pareri positivi. La peggiore? L’era Alemanno.