Livio Gigliuto, Vice Presidente dell'Istituto Piepoli, ospite di Senio Bonini a Studio24 in onda su RaiNews24, per una fotografia dell'Italia e dell'Opinione pubblica sui temi della politica e dell'attualità.
Questa settimana la rilevazione di Istituto Piepoli si è focalizzata su alcune questioni relative al periodo particolarmente difficile che stiamo vivendo sia dal punto di vista sanitario sia da quello economico.
In alcune tavole, Livio Gigliuto, Vice Presidente dell’Istituto Piepoli, illustra le risposte dell’Opinione pubblica su alcune domande centrali e di attualità.
Il 56% degli italiani intervistati sarebbe Molto o Abbastanza favorevole ad un nuovo lockdown nazionale per contenere il diffondersi del contagio.
Livio Gigliuto, durante la trasmissione di Senio Bonini, fa notare che in tutti questi mesi si è rivelato un approccio prudente dell’Opinione pubblica, che pur tuttavia contiene delle lievi differenze. Nel Nord-Est questa accettazione è un po’ più difficile; mentre nel Sud e nelle Isole si fa più lieve. E questo vale per tutti gli orientamenti politici.
In questo periodo, il 71% del campione si è dimostrato particolarmente sensibile al Virus tanto da aver Molto o Abbastanza paura di esserne contaminato.
Il momento più basso si è avuto i primi di giugno, quando gli italiani tornavano alla liberta, seguendo un po’ l’onda del numero dei contagi (che in quel periodo erano scesi).
Gli italiani hanno comunque compreso che non è facile arrivare preparati alle seconde e terze ondate. Questo perché – prosegue Giugluto – c’è un contesto di imprevedibilità. Dunque sono clementi con le istituzioni, anche se fanno fatica a comprendere quale sia la linea. Il sondaggio ha infatti rilevato una lieve flessione nei consenso delle azioni di Governo.
Gli italiani continuano ad essere più preoccupati dell’aspetto sanitario, che di quello economico, sebbene comprendano di essere in una barca che cerca di passare fra due scogli, nella speranza di non essere affondata da nessuno dei due – per usare una metafora di Livio Gigliuto.
Durante l’estate le ricerche di Istituto Piepoli evidenziavano anche una crescita nel timore economico.
Ma quali ricadute hanno le scelte di Governo sul gradimento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dell’Esecutivo?
Il Presidente del Consiglio ha avuto una crescita straordinaria nel consenso dall’inizio dell’emergenza e sostanzialmente l’ha mantenuta. Questo, ricorda Gigliuto, è il più alto consenso registrato da un Presidente del Consiglio negli ultimi vent’anni. Però, continua Livio Gigliuto – sta succedendo qualcosa, un segnale debole. Prima il consenso era trasversale, mentre nelle ultime settimane si registra un lieve calo (oggi siamo al 59%), soprattutto fra gli elettori del Centro-Destra.
Per quanto riguarda il trend di fiducia nei principali leader, Giorgia Meloni rimane in testa con il 32% delle preferenze. Giorgia Meloni , chiosa Gigliuto, è stato l’unico politico di opposizione ad aver mantenuto il consenso anche alla fine del lockdown. Silvio Berlusconi non è stato da meno ed anzi, la linea scelta, sembra lievemente premiarlo. Infatti si nota una crescita sopra un livello che lo stesso non raccoglieva da diversi anni (22%). Nicola Zingaretti è al 29%, Luigi Di Maio al 23% e Matteo Renzi è stabile al 13%.
Sulle intenzioni di voto, dall’inizio dell’emergenza ad aver guadagnato è lievissimamente il M5S e in maniera più importante, Fratelli d’Italia, che è cresciuto forse anche perché la Lega è andata lievemente a flettere. Il Partito Democratico, invece, qualunque cosa succeda rimane al 20-21% e dunque molto costante in termini di consenso.