Per Livio Gigliuto, Vicepresidente dell’Istituto Piepoli, intervistato da Gabriella Cerami dell'HuffPost, "l'astensione è un allarme sociale. M5S paga il suo profilo istituzionale.
Un dato è certo e queste elezioni amministrative, pur essendo territoriali, lo dimostrano: “Gli elettori hanno fatto capire quanto sia importante l’armonia all’interno della coalizione, hanno preferito un centrosinistra che si è manifestato più compatto, rispetto a un centrodestra che ha pagato la propria disunione. Gli elettori chiedono grande unità e compattezza, sono preoccupati, i dati dell’astensione sono da leggere anche come un allarme sociale”. Livio Gigliuto, Vicepresidente dell’Istituto Piepoli, analizza con l’Huffpost i flussi elettorati sulla base anche dei sondaggi svolti costantemente in questi mesi.
Dottor Gigliuto, partiamo dall’astensione dal momento che più di un italiano su due, il 56%, in questo secondo turno non è andato a votare. Nessun partito è riuscito a intercettare il voto di protesta che invece M5s e un po’ la Lega negli anni passati erano riusciti a individuare?
Il calo dei votanti è un allarme, significa che c’è distacco dalla vita pubblica e questo è molto pericoloso. Lo dimostra l’alta astensione nelle periferie. Già negli ultimi anni si era registrato un trend in calo, in più questa volta c’è stata una scarsa presenza dei candidati sul territorio. Il M5s aveva parzialmente attratto questo elettorato, ma il suo nuovo profilo più istituzionale ha creato un po’ di distacco dalle aree più periferiche del Paese. Per questo molti voti grillini sono stati persi a favore dell’astensione. E Ora c’è una parte del paese non coinvolta nel dibattito pubblico, nelle ultime due settimane si è parlato poco del disagio sociale ma tanto, ad esempio, di Green pass, che poco ha a che fare con il voto delle amministrative.
Dalle analisi dell’Istituto Piepoli, quali sono i dati che emergono da queste elezioni? Anche in vista dell’appuntamento con le elezioni Politiche.
Prima di tutto queste elezioni vanno lette attraverso la lente territoriale. Sono state elezioni amministrative, incentrate sulle figure dei sindaci con l’assenza dei leader. Qualche segnale però già c’è. Tendenzialmente sono andate a favore del centrosinistra. Il Pd ha mantenuto e lievemente accresciuto i propri consensi. Mentre sul Movimento 5 Stelle si è registrato un calo rispetto al 2016. Va anche detto che ogni giudizio su M5s va ponderato rispetto alla sua tradizione dal momento che nelle elezioni amministrative non ha mai brillato ad eccezione delle vittorie di Raggi e Appendino.
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