Cosa deve fare il settore ortofrutticolo per parlare ai giovani nel modo giusto?
Lo hanno raccontato ieri Francesca Ansaldi, Direttrice del Dipartimento Quantitativo dell'Istituto Piepoli e Elisa Macchi, Direttrice di CSO ITALY.
Quello che si mangia – riporta la ricerca dell’Istituto Piepoli – è spesso anche l’espressione di un determinato stile di vita. A maggior ragione per i giovani, che portano in sé tratti di curiosità, sperimentazione, sensibilità e attenzione al contesto. Da una parte il giovane cerca uno stile alimentare corretto ed equilibrato, dall’altra si concede momenti in cui si abbandona al cibo come piacere. Ma prevale ampiamente il primo atteggiamento. E cresce la quota dei crudisti, vegani e vegetariani tra i ragazzi tra i 14 e i 20 anni.
Mangiare bene è un piacere (per un ragazzo su due), il made in Italy è un valore (per il 41% del campione). Il 47% dei ragazzi vorrebbe imparare ad alimentarsi meglio di come sta facendo. Ed è qui che entra in ballo l’ortofrutta.
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