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17/05/2024

Meloni e Schlein calamitano i due poli

Secondo il sondaggio settimanale dell'Istituto Piepoli per il Giornale, la premier e il governo continuano a cavalcare il loro trend positivo. E il presidente della Repubblica guarda tutti i leader dall'alto.

Questa settimana, a differenza del solito, ci siamo soffermati su un tasto dell’opinione che noi abbiamo rilevato poche volte perché immancabilmente suona storto rispetto alla realtà: la «fiducia ministri» in carica. E come di consueto il suono della «fiducia ministri» ha dato un rimbombo confusivo. Come si può vedere la distanza in termini di fiducia tra i vari ministri risuona senza una distintiva vitalità.

Ho conosciuto molti ministri negli oltre 60 ministeri che si sono succeduti al governo dopo il 1945, anno della Liberazione, e ho riscontrato:

– punteggi sempre probabilmente inferiori al loro impegno personale;

– mancanza di informazioni da parte degli italiani sul loro operato;

– scarsa importanza data da parte degli italiani ai compiti loro affidati;

– tendenziale discesa del «trend di fiducia» durante il tempo di gestione del loro incarico (spesso breve in quanto connesso con la brevità normale dei rispettivi governi).

In definitiva, l’opinione pubblica italiana tende a non prendere molto in considerazione l’operato dei suoi ministri.

Per questa serie di ragioni penso di comunicare la «fiducia ministri» per puro dovere statistico. E chiedo loro scusa per non essere del tutto considerati, dall’opinione pubblica italiana, i «civil servants» che dedicano allo Stato tutto il tempo della loro vita e oltre.

 

Continua a leggere l’articolo di Nicola Piepoli su il Gironale