Secondo uno studio dell'Istituto Piepoli per Cluster Agrifood Nazionale C.L.A.N., il 60% degli italiani intervistati ha fiducia nel progresso scientifico e tecnologico.
La scorsa settimana, in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare, proclamata il 7 giugno dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stato presentato l’evento “La sicurezza alimentare è scienza”, promosso e organizzato dal Cluster Agrifood Nazionale CL.A.N. con lo scopo di aumentare la consapevolezza e l’importanza che la sicurezza alimentare riveste per i cittadini, illustrandone i progressi metodologici, i processi e gli scenari futuri del food safety.
L’evento, seguendo la risoluzione dell’Assemblea generale dell’ONU che “invita tutte le autorità, l’industria, i consumatori, le organizzazioni internazionali competenti, le ONG e il mondo accademico a partecipare alle attività di promozione della sicurezza alimentare a tutti i livelli” ha chiesto all’Istituto Piepoli di interrogare i cittadini italiani su quale fosse il loro grado di fiducia nella scienza, nel progresso tecnologico e nell’industria alimentare e quali i rischi percepiti per il raggiungimento della sicurezza alimentare che per le Nazioni Unite rappresenta uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile che gli Stati membri dell’ONU sono chiamati a raggiungere entro il 2030.
Il 60% degli italiani intervistati ha fiducia nel progresso scientifico e tecnologico e la fetta più ampia appartiene ai giovani fra i 18 e i 34 anni che rappresentano il 75% del dato complessivo aggregato. Anche l’industria alimentare, grazie al suo processo produttivo, svolge un ruolo molto importante nel consolidare questo “sentiment” positivo e i giovani sono coloro che lo esprimono maggiormente. Per l’80% c’è l’etichettatura degli alimenti, seguito dalla certificazione di qualità (79%) e dalla trasparenza (78%). Osservando il dato complessivo aggregato rivolto all’industria, la fiducia della popolazione è pari al 71%.