Un'analisi di Livio Gigliuto per il quotidiano QN. Secondo un sondaggio dell'Istituto Piepoli, l'elezione diretta del premier convince il 61% degli italiani, riserve bipartisan sui maggiori poteri delle Regioni.
La campagna elettorale, che ha coinvolto (per la verità moderatamente) gli italiani, è finita da dodici giorni, ed è per certi versi sorprendente che, a quasi due settimane dal voto europeo, la politica italiana torni a dividere e polarizzare, scegliendo di concentrarsi su due tra i temi che, da almeno trent’anni, dividono di più l’opinione pubblica: l’autonomia e il premierato. Di premierato e di elezione diretta del presidente del Consiglio, nel nostro Paese, si parla da tempo, a targhe alterne e con morfologie differenti, talvolta promossi da destra, altre volte da sinistra. Quel che è certo, è che i nostri concittadini non amano l’ormai proverbiale instabilità politica italiana, che ci porta a cambiare, in media, un governo ogni 14 mesi. Forse anche spinti dalla necessità di contrastare quell’instabilità politica, più di sei italiani su dieci si dichiarano favorevoli al premierato.
Livio Gigliuto per QN